martedì 2 ottobre 2007

Stage di Jun Fan Jeet Kune Do

Stage di Jun Fan Jeet Kune Do

Genova 29 settembre 2007
M° Davide Gardella



Recentemente si è svolto a genova uno stage di Jun Fan Jeet Kune Do sotto la guida e la maestria del M° Davide Gardella. Lo stage è stato come al solito, molto vasto da un punto di vista degli esercizi e della pratica cui il maestro ci ha sottoposti; ed è stato molto semplice nell'approfondire varie tecniche in tutti i loro aspetti.
La padronanza della disciplina, della tecnica e della filosofia del Jeet Kune Do da parte di Davide è stata percepita da tutti i presenti, ed egli ci ha fornito poche informazioni chiare, tali da farci comprendere quanto è lungo il nostro percorso, per avere la padronanza delle tecniche per la loro corretta esecuzione.
Anni di pratica, di esercitazione e di studio sono necessari per avere almeno una idea di base per capire il valore di quello che il Jeet Kune Do sia in realtà.
Lo stage si è svolto a genova in Piazza Sarzano (Genova centro); Davide ha spiegato i principi dell'in fighting e dell'out fighting in un combattimento.
Principalmente, quando si utilizza la distanza in fighting (dentro la misura), si privilegiano i colpi corti (gancio, montante), perchè essi permettono al lottatore di entrare nella guardia dell'avversario e, colpire senza fermarsi.
Al contrario invece, succede nell'out fighting: in questa distanza (fuori misura), si privilegiano i colpi a distanza lunga come il diretto con la mano avanzata, backfist ecc. Queste tecniche, danno la possibilità al lottatore di colpire il bersaglio senza correre il rischio di essere afferrati per una gamba e, per tenere a distanza l'avversario.
Quando mi trovo, dentro la guardia dell'avversario sono esposto a rischi, perchè in questo modo sono molto vicino a lui, ed con tutta probabilità le si possono prendere di santa ragione.
Al contrario invece, succede quando mi trovo fuori misura, posso attaccare e contrattaccare mantenendomi ad una distanza di sicurezza. Per avere maggiore forza e velocità è ovvio, ricorrere all'uso del footwork. Il footwork non solo conferisce maggiore potenza ai pugni, ma elude l'avversario facendoli credere di attaccare in una zona, mentre si contrattacca in un altra.
Tutto questo è basato sugli half Beat (spezzare il ritmo). Gli half beat sono dei piccoli spostamenti che danno la capacità a chi li usa in modo corretto, di muoversi costantemente in tutte le direzioni e, conferisce maggiore potenza ai pugni.
Dopo esserci esercitati per un paio d'ore alle combinazioni di pugni, abbiamo cominciato a fare sparring.
E' stato sorprendente osservare di come la maggior parte di noi (almeno io parlo per me), non sia riuscito al 100% ad eseguire tutte le tecniche finora esercitate.
Il perchè è molto semplice: le tecniche non le abbiamo ancora fatte nostre, o meglio non le abbiamo ancora interiorizzate facendoli diventare come una seconda natura.
Tutti i presenti sono stati davvero molto bravi, sia per quanto riguarda la padronanza delle tecniche, sia per quanto riguarda la costanza che tutti loro hanno dimostrato nella pratica del Jun Fan Jeet Kune Do.
Un altro fattore è venuto fuori da questa bellissima esperienza e cioè, che non bisogna mai smettere di esercitarsi, di allenarsi, di migliorarsi sempre più, perchè come disse una volta il grande maestro Bruce Lee: "Chi si ritiene già un esperto difficilmente sa svuotare la propria tazza di tè".


Luigi Clemente

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