giovedì 13 dicembre 2007

Intervista a Bruce Lee


Per tracciare un profilo di Bruce Lee, l’eroe cinematografico del Kung Fu, è interessante riportare alcuni brani di un’intervista effettuata in California nell’agosto del 1965, negli studi televisivi della TC Fox.
“Il mio nome è Bruce Lee, sono nato a San Francisco il 27 novembre 1940 e ho iniziato a lavorare nel cinema di Hong Kong a 6 anni. Nel 1958 sono venuto in America a studiare Filosofia. Il mio nome cinese è Li Jun Fan, ma sin da piccolo ho avuto il soprannome di Piccolo Drago Li”.

Lei sostiene che il karate o il Judo non sono le migliori arti marziali orientali. Voglio perciò domandarle quale ritiene lo sia?

“Personalmente, ritengo il Kung Fu (Bruce preferiva la pronuncia cantonese Gung Fu a quella della Cina del nord, Kung Fu) un’arte marziale molto fine ed efficace. Questo stile lo si può considerare come un precursore del Judo e del Karate, ma più perfetto di tali metodi. La natura del Gung Fu è di per se ricca di fluidità e di continuo movimento: non ti fermi dopo aver ultimato un’azione. Per far capire meglio il mio concetto posso dire che il Gung Fu è come l’acqua. Perché l’acqua è l’elemento più cedevole e delicato del mondo, ma può infilarsi ovunque. Possiamo prenderla a pugni, o sguazzarci senza farci male: se la versi in un bicchiere o in una tazza, si modella come il bicchiere o la tazza. Noi studenti del Gung Fu teniamo bene a mente questo principio: essere morbidi e liberi come l’acqua e reagire appropriatamente”.

Che differenza esiste fra un pugno di Karate e uno di Gung Fu?

“Il primo è come un colpo di bastone. Invece, un colpo di Gung Fu è paragonabile a una frustata con una catena che abbia attaccata, all’altra estremità una palla di ferro”.

Lei sostiene che il Judo fa un uso sovrabbondante di rituali, movimenti e prese, mentre la sua arte è più semplice e diretta. Un esempio?

“Il Gung Fu è diverso: se un uomo vi blocca dietro, esso vi insegna come liberarvi semplicemente pestando il suo piede col tallone. Naturalmente potete anche imparare tutte quelle belle tecniche di Judo che si leggono sui libri, e poi magari fare una bella figura mostrandole agli amici. Ma il combattimento reale è un’altra cosa. Il Gung Fu insegna come affrontare i problemi nel modo più diretto, semplice ed efficace”.

Bene! Dopo quanto ci ha detto, saremmo curiosi di vedere qualche altro esempio.

“Di solito il Gung Fu lo si può praticare da soli. Esso trae origine in gran parte dal movimento degli animali: questa è la Gru! (imitando il maestoso planare di una gru al suolo seguito da una serie di movimenti di grande fascino)… E questa è la tigre… Il primo movimento imita l’incedere della tigre, e tu puoi usare le tue dita ad artiglio per attaccare il volto del nemico…”
Tradotto dalla rivista "Black Belt"

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