Recentemente si è svolto a Milano presso il palazzetto dello
Sport di via Crespi, il consueto seminario di JKD in Memoria del Nostro Amato
Sifu Ted Wong. Il seminario è cominciato intorno alle 9:00 del mattino con il
nostro rappresentante Italiano: Davide Gardella.
Davide ha cominciato a spiegare in modo dettagliato i
fondamenti del JKD come la posizione di guardia, la quale è molto importante
per avere stabilità nei movimenti, equilibrio e soprattutto potenza nei colpi.
L’atteggiamento che bisogna avere è quello di essere rilassati, flessibili e
pronti all’azione. La posizione di guardia permette al praticante di trovare la
giusta stabilità per attaccare e difendersi al tempo stesso. Con gli esercizi proposti per allenare la posizione di
guardia, non è mancato il nucleo fondamentale dell’insegnamento di Sifu Ted
Wong: Il Footwork.
Il footwork è l’elemento essenziale del JKD. E’ colui che
permette al praticante di spostarsi in tutte le direzioni in modo rapido ed
economico. Non è semplicemente un modo per spostarsi, ma mediante l’half-beat
(battuta spezzata) rende i nostri colpi potenti, veloci e penetranti. Il motivo
per il quale il footwork ha un importanza così elevata, è da ricercare nella
scherma (un arte che Bruce trasse ispirazione). Infatti l’uso del ritmo spezzato,
finte e i colpi d’arresto, permettono di essere elusivi, veloci mantenendo
sotto costante controllo il corretto posizionamento.
Davide ha messo in evidenza molti esercizi su come
migliorare il footwork e soprattutto come rendere più veloci i colpi.
Dopo aver speso buona parte del seminario insegnando in
dettaglio i fondamenti del JKD, Davide ci ha dato la possibilità di mettere in
pratica tali esercizi. Infatti, un esercizio molto bello è stato quello di
simulare uno scontro di scherma a coppia con un solo guanto nella mano e il
casco per proteggere il viso. L’esercizio consisteva nell’usare solo il diretto
con la mano avanzata (la stoccata nella scherma) allo scopo di colpire l’avversario
prima che egli colpisse l’altro. In questo modo abbiamo potuto sperimentare il
diretto con la mano avanzata, rendendoci conto di quanto fosse difficile. L’elemento
sorpresa, l’uso del ritmo spezzato ecc sono molto difficili da mettere in
pratica, soprattutto quando le tecniche non sono diventate ancora parte di noi.
Infine, come studio e bagaglio personale, Davide ha messo in
evidenza alcune tecniche di lotta corpo a corpo. L’uso di queste tecniche non
fa parte del bagaglio tecnico del JKD, ma è stato un modo originale per capire
come muoverci quando ci si trova in una situazione di difesa o di
immobilizzazione.
Dopo tutto ciò, ciascun partecipante ha ricevuto l’attestato
di partecipazione e abbiamo fatto la consueta foto di gruppo. Abbiamo imparato molto, ma ciò che è più
importante riguarda l’esperienza e l’uso intelligente di allenarsi per
migliorare sempre di più. La fiamma del JKD continua ad ispirarci sempre di più
e ci insegna che, con la pratica costante è possibile arrivare a livelli
elevati paragonabili a quelli di Bruce Lee e del nostro amato Maestro Ted Wong.
Luigi Clemente
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