venerdì 25 agosto 2017

L'essenza del Jeet Kune Do parte 1

Molti credono che Bruce Lee abbia imparato molte arti marziali da altrettanti maestri ed abbia sviluppato il Jeet Kune Do selezionando quelle che riteneva le tecniche migliori dei diversi stili.
Ma Bruce Lee ebbe un solo maestro, Yip Man, sotto la cui guida apprese il Wing Chun Kung Fu, dal 1954 al 1958.
Ad Hong Kong Bruce Lee entrò anche a far parte della squadra di Pugilato della St. Francis Xavier School e nel 1957 vinse un torneo di Boxe.
Negli Stati Uniti ebbe poi modo di incontrare esponenti di numerose scuole di arti marziali.
Tra gli altri, conobbe e strinse amicizia con Ed Parker, fondatore del Kenpo Karate, Jhoon Rhee, considerato il padre del Tae Kwon Do americano, il maestro di Ju Jitsu Wally Jay, Hawyard Nishioka, campione nazionale di Judo ai giochi panamericani e cintura nera di Karate Shotokan, Fred Sato, maestro di Judo, il famoso judoka e wrestler Jene Le Bell, i campioni di Karate Mike Stone, Joe Lewis, Louis Delgado e Chuck Norris.
Bruce Lee ebbe sicuramente scambi di opinioni e condivise conoscenze con queste persone, ma questo non significa che dedicasse il suo tempo a praticare ogni arte marziale con cui veniva a contatto.
Sono molte le testimonianze autorevoli che esprimono il valore di Bruce Lee come combattente e come maestro.
Hawyard Nishioka, che ancora oggi non si capacita di come Bruce Lee lo fece letteralmente volare con il suo "pugno ad un pollice", presentò una tesi scientifica all'Università della California che dimostrava la maggiore potenza del pugno del Jeet Kune Do rispetto a quella del pugno classico del Karate.
Louis Delgado, che una volta sconfisse Chuck Norris al Grand Championship di New York, ha raccontato che benchè avesse affrontato moltissimi combattenti, l'unico a sbalordirlo e a metterlo completamente in soggezione fu Bruce Lee.
Ernest Lieb, cintura nera 5° dan e direttore della American Karate Association, si allenò con Bruce Lee parecchie volte e disse che la sua velocità superava quella della maggior parte delle cinture nere che conosceva. Lui stesso non si considerava un avversario all'altezza di Bruce Lee.
Lo stesso Jhoon Rhee, uno dei più famosi maestri di Tae Kwon Do, ha dichiarato che non sarebbe mai salito su un ring con Bruce Lee.
L'imbattuto campione dei pesi massimi di Kick Boxing Joe Lewis, che collaudò gli insegnamenti di Bruce Lee nei primi incontri full-contact, ha sempre riconosciuto il debito al suo maestro. Bruce Lee non rimase mai molto impressionato da ciò che offrivano la maggior parte dei sistemi orientali di combattimento. Ciò non vuol dire che non abbia avuto rispetto od ammirazione per alcuni maestri od atleti, perchè ha sempre sostenuto che ci sono uomini forti e preparati in ogni specialità, ma, tecnicamente parlando, riguardo i vari metodi fu per lo più critico.
L'evoluzione del Jeet Kune Do fu influenzata fondamentalmente dal Pugilato e della Scherma occidentale.
Il riferimento a queste discipline è costante nelle migliaia di pagine di scritti di Bruce Lee, laddove gli altri metodi vengono esauriti in poche righe, in cui si limita ad elencarne punti deboli e punti forti. Egli riteneva importante conoscere le caratteristiche dei vari sistemi. Adattarsi a tutti i metodi significava poter incontrare tutti i sistemi senza venire condizionato da essi.
Bruce Lee sviluppò il Jeet Kune Do, con l'essenzialità del suo approccio tecnico e dei suoi principi, proprio per non avere bisogno d'altro
Se il punto di partenza fu il Wing Chun, il Jeet Kune Do non è un Wing Chun modificato, e neppure Pugilato con l'aggiunta di tecniche di calcio, cioè una specie di Kick-Boxing.
Inizialmente Bruce Lee cercò in effetti di sopperire a quelli che considerava i limiti del Wing Chun. Tali modifiche lo indussero in un primo tempo a riferirsi alla sua arte come Jun Fan Gung Fu, o Gung Fu non-classico di Bruce Lee, ma più tardi prese atto che ciò che insegnava era ormai tanto lontano dal Gung Fu, da sentire la necessità di attribuirgli un nome nuovo, da cui l'introduzione del termine Jeet Kune Do.
Alcuni sostengono che Bruce Lee in realtà fu costretto a sopperire alla sua incompleta conoscenza del sistema Wing Chun, ma tale spiegazione risulta priva di fondamento, dal momento che il suo progressivo abbandono di quello stile fu pienamente consapevole e voluto. La confusione rispetto alla relazione tra il Wing Chun ed il Jeet Kune Do è in parte conseguenza del fatto che gli studenti di Bruce Lee di Seattle (dal 1959 al 1964) e di Oakland (dal 1964 al 1966) appresero tecniche che Bruce Lee successivamente abbandonò.
Il 1967 segnò la svolta nell'approccio di Bruce Lee al combattimento e non a caso fu l'anno in cui egli attribuì il nome Jeet Kune Do alla sua arte. Aveva ormai abbandonato del tutto metodi tradizionali di allenamento, come l'uomo di legno ed il chi sao, in favore di una preparazione atletica più intensa e dello sparring, con sempre maggiore enfasi posta sulla mobilità. Del Wing Chun Bruce Lee mantenne i principi essenziali, come le nozioni di economia strutturale o di linea centrale, peraltro gli stessi altrettanto fondamentali nel Pugilato e nella Scherma. Nell'attacco tramite immobilizzazione della mano del Jeet Kune Do vengono impiegati movimenti derivanti dal trapping del Wing Chun, ma molto semplificati, con l'enfasi posta sul colpire rispetto all'intrappolamento vero e proprio. Bruce Lee dedicava tutto il suo tempo ad allenare e perfezionare le tecniche semplici, dirette e non-classiche del Jeet Kune Do, ed era era sicuro che un diligente lavoro di messa a punto avrebbe permesso di applicare le stesse tecniche anche ai suoi studenti e a chiunque, almeno se è vero che gli esseri umani hanno tutti due braccia e due gambe. Questo in virtù del fatto che tutto il suo studio era fondato sulle leggi fisiche e le caratteristiche meccaniche e funzionali del corpo umano.
A studenti privati molto diversi tra loro per struttura fisica ed esperienze Bruce Lee ha insegnato le stesse tecniche. Trasmetteva la conoscenza dei movimenti e dei principi del Jeet Kune Do.



DAVIDE GARDELLA

mercoledì 23 agosto 2017

Nuovi corsi di JKD a Settembre






















I corsi di JKD riaprono lunedì 4 Settembre, sotto la guida del M° Luigi Clemente (Allievo diretto di Davide Gardella e Sifu Ted Wong). I giorni e gli orari saranno i seguenti: Lunedì, mercoledì e venerdì dalle 20:00 alle 21:00. Come ben sapete, la sede sarà la Movida Dance Fitness Club situata in Via Papalia 2 in Japigia (Bari). La struttura in questione è già in funzione quindi è possibile cominciare sin da ora ad iscriversi. Per informazioni; bruce-luigi@libero.it e telefono: 3938624823.
Le lezioni sono rivolte a coloro che vogliono conoscere i principi e la filosofia di Bruce Lee espressa in combattimento. Come diceva Bruce Lee stesso: "il JKD è per uno su dieci mila. O lo capisci o non lo capisci. Questo è il punto" Walk On!

Luigi Clemente

domenica 14 maggio 2017

Parole di Mito Uyehara a proposito di Bruce Lee

Questo è un estratto di alcune pagine del libro scritto per Black Belt Magazine tempo fa, da Mito Uyehara, allievo diretto della scuola di Bruce Lee in Los Angeles. Il libro in questione si intitola: "The Incomparable Fighter". Ecco qui un piccolo resoconto che ho tradotto personalmente e che parla in modo preciso della presenza di Sifu Ted Wong durante le lezioni private a casa di Bruce e, di ciò che Bruce Lee stesso pensava a proposito dell'apertura delle scuole di arti marziali e il suo metodo di insegnamento. Buona Lettura. 


Quando ho appreso l’arte di Bruce, egli stava usando la stessa energia usata dall’aikido, soprattutto ero ansioso di imparare l’esercizio delle mani appiccicose (chi-sao). Bruce voleva esercitare questa forma di esercizio del Wing Chun per sviluppare ulteriormente la sua energia con qualcuno che ne fosse esperto.
Il metodo di allenamento di Bruce andava oltre la forza. Quando mi stancavo, egli sceglieva Ted Wong. Bruce non si arrendeva mai fino a quando non finivamo tutto l’esercizio. Ha goduto nel vedere entrambi me e Ted Wong stremati.
Una sera chiesi a Bruce se avesse mai insegnato il Chi-sao ai suoi studenti, applicando l’energia che scorre. Egli scosse negativamente la testa dicendo: “Troppi problemi per insegnarla, l’ha imparassero da sola, perché non lo fanno? Se non sanno che è un loro problema”. 



Anche se Dan Inosanto era il capo istruttore di Bruce, io credo che Bruce considerasse Ted Wong il suo protetto ancora prima della sua morte. Wong era in sua costante compagnia negli ultimi anni. Oltre ad allenarsi con lui i mercoledì sera, Wong andava a trovarlo ogni fine settimana. Quando Bruce ebbe bisogno di uno sparring partner, selezionò Wong. Ma Dan Inosanto mandava avanti il suo club. Egli era un istruttore di educazione fisica, e ha insegnato karate kempo per molti anni, Inosanto era molto più capace di mandare avanti la classe. Bruce si fece aiutare da Dan Inosanto nei suoi film per la sua esperienza nel karate. E fu Inosanto ad insegnare a Bruce l’uso del nunchaku per usarlo nei suoi film. Bruce non era un uomo che usava armi, egli ha studiato l’uso delle armi come scopo per usarli nelle coreografie dei suoi film.


Dopo la morte di Bruce, sia Dan Inosanto che Ted Wong, promisero di non aprire mai scuole commerciali o di insegnare pubblicamente il JKD.  Inosanto insegna tutt’ora l’arte, ma sotto l’enfasi dell’escrima, o l’arte Filippina, e Wong lavora esclusivamente con i suoi amici. 



A quel tempo, Bruce sentì che il Jeet Kune Do non era adatto a tutti perciò decise di ridurre i soci. “Non voglio molte persone nella mia organizzazione”, egli afferma, “meno studenti ci sono e più è difficile che altri si aggiungano, questo darà maggior prestigio e importanza alla mia palestra. Se fosse troppo popolare, o troppo facile da aderire, le persone non ci penseranno molto a lungo. Inoltre, non voglio che nessun mio studente usino pubblicamente i miei insegnamenti o guadagnino denaro sul JKD – soprattutto usando il mio nome per farsi pubblicità e attirare studenti”. 



Quando Bruce chiuse le sue scuole, il suo assistente Dan Inosanto continuò ad insegnare ad un piccolo gruppo di studenti nella sua abitazione a Carson, in California. Nel frattempo Bruce continuò ad insegnare privatamente con le celebrità ed anche delle sessioni speciali con i suoi amici nella sua abitazione.
Ogni mercoledì notte, Ted Wong, Herb Jackson e me, ci allenavamo nella cucina di Bruce a Culver City. A quel tempo Bruce viveva in una casa simile ad un ranch con un soffitto molto alto in cucina. La stanza era così spaziosa che per metà la convertì in palestra. Era abbastanza spaziosa tanto da appendere la sua sacca veloce, il sacco pesante, ed altri equipaggiamenti, ma molto piccola per lo sparring. Quello lo facevamo nel suo cortile. 

Tratto da: "Bruce Lee: The Incomparable Fighter"

Luigi Clemente

Sportale in Tour - Speciale Jeet Kune Do - Puntata 6 - Sparring

In quest'ultimo episodio dello speciale dedicato al JKD, lo dedichiamo allo sparring. Come lo stesso Bruce Lee affermava: "Il modo...