Pratico e approfondisco
l’arte del Jeet Kune Do ormai da più di dieci anni e, ogni giorno che passo ad
allenarmi, leggere, studiare, approfondire le mie conoscenze, in realtà mi
rendo sempre più conto che ho ancora molto da imparare. Del resto, una delle
frasi più significative di Bruce Lee a cui ho tratto ispirazione dice: “la conoscenza non è sufficiente, bisogna
applicare. Volere non basta, bisogna fare!”Infatti, approfondire in tutti
gli aspetti il JKD, mi fa scoprire sempre parti nuove di me e della mia
personalità, che non ho mai conosciuto, o almeno non avevo mai tirato fuori.
Durante il mio percorso
marziale ho conosciuto due persone importanti, significative per me: Sifu Ted
Wong e Davide Gardella. Essi hanno influenzato maggiormente la mia vita e, non
solo mi hanno insegnato i principi, le tecniche e i fondamenti del JKD; ciò che
è stato per me più importante, è che mi hanno aiutato ad avere fiducia in me
stesso, nelle mie possibilità e, non mi hanno mai fatto sentire inferiore a
nessun’altro. Sarò sempre grato ad entrambi per questo.
Con Sifu Ted Wong ho
trascorso sette anni della mia vita (mentre egli veniva in Italia per i suoi
stage), e ho sempre visto in lui una forza d’animo, l’umiltà e l’amore che
trasmetteva ai suoi studenti circa gli insegnamenti originali del suo maestro.
Aveva quella capacità di ipnotizzarmi e diverse volte lo ha fatto, quando
insieme praticavamo le tecniche, o scherzavamo nei post-allenamenti. E’ stato
per me non solo un maestro, ma una persona che mi ha voluto bene, approvando
sempre i miglioramenti che facevo.
Davide Gardella invece,
l’ho conosciuto per la prima volta in Puglia, durante uno dei suoi stage a
Bari. Che dire di lui? Beh, non posso negare che all’inizio provavo un po’ di
timore quando i primi anni delle sue lezioni a Genova, lo vedevo e osservavo
mentre spiegava le tecniche, come una persona che incutesse timore. Poi
conoscendolo e frequentandolo bene, ho compreso che in realtà è una persona
gentile, sensibile e molto disponibile. Pratico JKD con lui dal 2003, l’anno in
cui ho cominciato a viaggiare tra Bari e Genova per perfezionarmi nelle
tecniche. Da allora, il nostro legame si è cementato, diventando sempre più
forte. Grazie a lui, ho imparato molto sul JKD, perché quando insegna, lo fa
sempre con passione e professionalità.
Per quanto mi riguarda
invece, il JKD, non è solo un’arte marziale, ma uno stile di vita. Lo dico con
tutto il cuore: il JKD ha cambiato in meglio la mia vita! Quando mi alleno,
insegno, apprendo, in realtà imparo a conoscere sempre di più me stesso e, mi
sorprendo nel vedere i progressi che faccio. Anche adesso, impossibilitato a
muovermi bene per problemi di salute, la filosofia del JKD mi spinge a non
scoraggiarmi e a tirar fuori la grinta che, sempre ha caratterizzato la mia
esistenza e a lottare contro la mia malattia. Sono grato ai miei insegnanti e a
Bruce Lee, per avermi ispirato ad essere ciò che sono in realtà: un Artista
della vita! Luigi Clemente