Intervista
fatta a Luigi Clemente (Maestro Jeet Kune Do C.A.A.M. ACSI) sotto la guida di
Davide Gardella, allievo diretto di Sifu Ted Wong.
L’intervista
è stata condotta dai miei allievi più avanzati, al fine di approfondire alcuni
aspetti fondamentali del JKD così come la sua storia, origini e i fondamenti
tecnici.
PIETRO: Noi sappiamo che nel JKD è importante la
buona forma; come è passato Bruce Lee dalla forma alla “non forma”?
LUIGI: la “non forma” da un punto di vista
scientifico è un aspetto molto complesso. Non basterebbe un intervista come
questa per spiegare correttamente questo principio. Per comprendere al meglio
questo principio si parte ad esempio, dalla boxe. La boxe e la scherma sono le
due discipline scientifiche che comprendono il retaggio tecnico di tutto il
JKD.
Alla fine degli anni 60 un amico di
Bruce, William Cheung, disse a Bruce che secondo lui non era possibile essere
privo di forme, senza partire da una forma, cioè si deve pur partire da
qualcosa. La forma è necessaria per riuscire a raggiungere, mediante pratica
costante, lo stato di “non forma”. E’ come quando un ragazzo, entra per la
prima volta in una palestra di arti marziali e apprende, studia e pratica le
tecniche. All’inizio lavorerà sulla meccanica di ogni tecnica, tanto da
sembrare un robot o roba simile, ma quanto più praticherà tanto più sarà
padrone dell’arte che pratica. Avrà tanto praticato l’arte tanto da farla
diventare parte di sé. In questo modo è possibile entrare nell’ottica della “non
forma”.
GIUSEPPE: Quanto è importante apprendere ciò che
Bruce ha fatto negli anni 60 (Jun Fan Gung Fu) fino ad arrivare a praticare il
JKD attuale così come lo pratichiamo?
LUIGI: allora per
rispondere alla tua domanda, mi rifaccio a ciò che mi dissero Davide Gardella e
Ted Wong tempo fa; Davide Gardella partecipò ai primi tre seminari italiani di
Sifu Ted Wong (1996 – 97 – 98). Nel 1999 dopo l’ulteriore seminario italiano
con Ted, fu invitato da Ted stesso a partecipare al Terzo Raduno della Jun Fan
Jeet Kune Do Nucleus a
Seattle. In quell’occasione, oltre ad allenarsi con Ted
Wong (fu nominato in quell’occasione suo allievo diretto e rappresentante
italiano), ebbe modo di conoscere molti allievi di Bruce Lee e avere con loro uno
scambio tecnico. Conobbe la maggior parte degli studenti di prima generazione: Taky Kimura, Jesse Glover, James Demile, ma anche allievi della scuola di Los Angeles, tra i quali:
Richard
Bustillo, Steven Golden, Herb Jackson, Peter Jacobs, oltre ovviamente a Linda
Lee e a Shannon Lee.
PRIMA PARTE DELL'INTERVISTA